Qualcosa su di me

Abilitazione professionale: Ordine degli Ingegneri di Chieti

Idoneità alla professione conseguita con Esame di Stato il 24 luglio 2020 presso l'Università degli studi di Trento.

Iscrizione all'Ordine degli Ingegneri della provincia di Chieti il 28 settembre 2020: n. 2460, Sezione A, Settore Civile e Ambientale.

 

FORMAZIONE PROFESSIONALE PRESSO L'ORDINE PROVINCIALE DEGLI INGEGNERI E CONSIGLIO NAZIONALE INGEGNERI

Seminario online sulle "Murature tagliafuoco; protezione al fuoco e compartizione antincendio ai sensi del nuovo Codice di Prevenzione incendi". Conseguito il 13 maggio 2021, n.2 CFP.

Seminario online sugli "Impianti fotovoltaici e solari termici di piccola taglia nei sistemi edilizi". Conseguito l'11 maggio 2021, n.3 CFP.

Seminario online sul "Compenso del CTU". Conseguito il 07 maggio 2021, n.3 CFP.

Corso online sulla "Prevenzione degli incendi, aggiornamenti normativi e tecnici". Conseguito il 14 aprile 2021, n.16 CFP.

Seminario online sulla "Deontologia della professione, aggiornamenti normativi e tecnici". Conseguito il 22 dicembre 2020, n.5 CFP.


Occupazione: PROGETTISTA INFRASTRUTTURE IN FIBRA OTTICA

Da Giugno 2021 - Attuale

Assistente tecnico Back-Office per la realizzazione di nuovi collegamenti TLC in fibra ottica, per la gestione delle squadre e delle attività di delivery del tipo FTTH.

Progettista di cantieri per la realizzazione di nuove infrastrutture TLC fini al collegamento di clienti e Punti di Consegna per conto di operatori telefonici.

Specifiche riguardo:

- software di progettazione per infrastrutture

- note tecniche per cavi in fibra ottica

- giunzione di circuiti da PdC a cliente

Prima esperienza lavorativa: CONSULENZA AMBIENTALE

Da Luglio 2020 ad Aprile 2021

Collaborazione come libero professionista presso lo Studio Saia per la consulenza ambientale in piccole e medie imprese.

Specifiche normative riguardo:

- corretta classificazione e gestione dei rifiuti con codice CER e classificazione di pericolosità secondo il regolamento CLP;

- autorizzazioni ambientali, preparazione delle documentazione tecnica per istanze e gestione di:

   - Autorizzazioni Ambientali (A.U.A. e A.I.A.), emissioni in atmosfera, scarichi idrici per realtà industriali;

   - Autorizzazioni per impianti di recupero e/o trattamento dei rifiuti;

   - supporto al cliente durante l'iter autorizzativo e presso gli enti pubblici coinvolti;

- implementazione, mantenimento e controllo di sistemi di gestione qualità secondo le Norme UNI ISO 9001:2015, ISO 14001:2015, ISO 45001:2018, BRC GS certificate, Landfill Free certificate.


Laurea magistrale

INGEGNERIA PER L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO

Università degli studi di Trento. Indirizzo specifico in difesa del suolo e protezione civile, sviluppando conoscenze in ingegneria fluviale e morfologia, protezione idraulica e opere di difesa per fenomeni meteorologici; esito finale 97/110.

Era il 18 gennaio 2017, l'ennesimo giorno di nevicata eccezionale nel Centro Italia. Ormai nevica ininterrottamente da un paio di settimane e, nelle ultime ore, si scatena una vera e propria bufera di neve sul versante orientale del Gran Sasso. Nella mattina un'altra serie di scosse sismiche scuote la terra e la popolazione, amplificando il disagio che si vive da giorni a causa dell'abbondante nevicata. La magnitudo intorno a 5 sulla scala Richter non fa danni ma spaventa tutti, compreso un gruppo di turisti in vacanza in un bellissimo hotel di Rigopiano.

Sperduto tra i boschi e lontano dal primo centro abitato, Farindola, le 40 persone, tra turisti e personale dell'hotel, si ritrovano isolate e senza la possibilità di ripartire, data la presenza di crca 3m di neve sull'unica strada di collegamento. L'indomani mattina sarebbero arrivati i mezzi di soccorso della provincia a liberare la strada e riportarli a casa. L'indomani mattina dell'hotel non rimase nulla.

Quel tragico 18 gennaio, verso le ore 17, una grande valanga di neve si stacca dal pendio orientale del Gran Sasso e, seguendo un canalone ricoperto di una fitta vegetazione di alta montagna, si infrange sulla struttura, portando via tutto quello che incontra, inclusi sogni, speranze, vite.

SOMMARIO

La sperimentazione del metodo statistico viene favorita dall'utilizzo di un ricco database con circa 35 anni di registrazione di precipitazioni su tutto il territorio regionale. Seguendo le direttive utilizzate per le regioni alpine, si applica la procedura di indagine statistica tramite la dispersione per ogni stazione con la relazione delle variabili di quantità di neve con la quota di misurazione. Si ipotizza una regionalizzazione del territorio dapprima secondo una divisione puramente statistica, successivamente tramite la caratterizzazione del territorio, quindi l'influenza del sistema orografico.

Grazie all'analisi statistica del tipo GEV a tre parametri, si è in grado di legare la quantità di neve al suolo con il tempo di ritorno, dando una dimensione di pericolosità ai fenomeni atmosferici. Questo procedimento viene effettuato con quattro metodi differenti e confrontati tra loro con test di affidabilità.

Si effettua una ricerca sul campo climatico sia a scala regionale, che a scala sinottica. Con la caratterizzazione delle direzioni delle perturbazioni atmosferiche, si è in grado di comprendere l'origine della forzante fisica delle nevicate sulle varie stazioni. Quindi viene studiato anche un trend climatico, trovando notevoli differenze tra le diverse aree di regionalizzazione, oltre che tra le quote.

Data l'eterogeneità del territorio, è interessante comprendere il legame che c'è tra un determinato evento atmosferico di precipitazione nevosa e l'esposizione orografica delle stazioni. Viene ripetuta la statistica GEV specificando i dati per due classi di direzione della perturbazione: occidentale ed orientale, in modo da trovare una corrispondenza con l'effetto di esposizione e riparo relativo ad ogni sito.

Infine, viene proposta un'applicazione dei valori trovati con la mappatura del pericolo della zona di Villa Santa Lucia degli Abruzzi, grazie all'uso di software di simulazione e l'ipotesi dell'area di distacco. 

Laurea triennale

INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTALE

Università degli studi de L'Aquila. Conoscenze specifiche in: costruzioni idrauliche, pianificazione territoriale, ingegneria chimica, costruzioni in cemento armato, geotecnica, elettromagnetismo; esito finale 90/110.

I primi giorni del gennaio 2017 sono ricordati in tutta Europa, come i più freddi degli ultimi anni. Non solo le temperature hanno visto un calo fino a 30°C sotto la media, ma intense nevicate e precipitazioni hanno colpito gran parte del continente.

La perturbazione più imponente, proveniente da Nord-Ovest, ha investito tutta l'area costiera adriatica e, in particolare, le regioni Abruzzo, Marche, Molise e Puglia che furono le più colpite dall'insieme di eventi.

La continuità delle precipitazioni registrate nel primo mese è stata straordinaria; quelle a carattere nevoso si sono concentrate nei giorni 5-7 e 16-18 gennaio. Il "Servizio Presidi Tecnici di Supporto al Settore Agricolo", cui fa riferimneto il Servizio Idrografico abruzzese, nella sua relazione espone le variazioni di temperatura registrate: in particolare nei valori massimi un intervallo compreso tra 3,3°C nel Fucino e 9,4°C a Fossacesia, delineando l'area meridionale come leggermente più calda, mentre la provincia teramana vede un più severo irrigidimento delle temperature medie addirittura sotto lo 0°C.

CONCLUSIONI

Oggi non è più possibile "rincorrere" una soluzione, né fuggire dal problema, non si può aspettare l'evoluzione di un dissesto o la calma dopo un alluvione perché saremmo in tempo solo per fare la conta dei danni subiti. Dopo innumerevoli studi sulle alte tecnologie, ma soprattutto, dopo aver sviluppato una coscienza piena del problema da affrontare, è doveroso trovare le soluzioni prima che questo si scateni. Si è parlato molto di interventi, di tecnologie di tecniche, di opere strutturali e non strutturali, ma la prima risposta è quella di conoscere più a fondo le cause e la natura della minaccia. Bisogna ribadire che la natura non è pericolosa, non se rispettata e trattata come di dovere; per far ciò bisogna anche conoscerla e non averne paura. Si ricorda che, così come non è il terremoto ad uccidere, ma l'opera errata dell'uomo; anche la superficialità nell'affrontare una situazione di imminente crisi compromette il futuro dell'intera popolazione.

Dopo anni di cambiamenti climatici, fenomeni atmosferici sempre più intensi ed incontrollabili, raccolta di dati e parametri di qualsiasi genere, scegliere di non agire ha dei costi superiori all'attivarsi per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente. Diventa, cioè, inutile mappare i siti a rischio di dissesto idrogeologico se a questi non si associano interventi immediati di mitigazione; per questo sono in sviluppo nuove tecniche che anticipano secondo un modello di previsione, i futuri eventi franosi.

E' ben noto che non è possibile prevedere con esattezza una frana ma, note le cause ed i parametri ambientali, è possibile prevenire il rischio della sua attivazione. Quale automobilista sceglierevve di non girare se vede un ostacolo sulla sua strada?



Conoscenze informatiche